I recenti decreti ministeriali, facendo fronte all’emergenza Coronavirus, hanno previsto l’alleggerimento delle condizioni previste per l’istituzione dello Smart working (o lavoro agile) per tutta la durata della situazione di emergenza, ad oggi prevista fino al 31 Luglio 2020. L’obiettivo è quello di agevolare le aziende, non bloccare se possibile l’attività lavorativa e contrastare la diffusione del virus.
Si ritiene opportuno in questo momento suggerire l’adozione di questo utile strumento.
Gli spostamenti sul territorio sono attualmente consentiti per “comprovate esigenze lavorative” che tuttavia non sono ritenute tali laddove lo smart working sia attuabile con possibilità di svolgere la prestazione lavorativa presso l’abitazione.
Preme ricordare che il lavoro agile normalmente consiste in una prestazione di lavoro subordinato che si svolge con le seguenti modalità:
- esecuzione della prestazione lavorativa in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno ed entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva;
- possibilità di utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa;
- assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all’esterno dei locali aziendali.
Lo smart working non è un’autonoma tipologia contrattuale, ma una forma di organizzazione e di svolgimento dell’attività lavorativa che normalmente è attivata tramite un accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore.
Attualmente tale modalità di lavoro può essere applicata automaticamente ad ogni rapporto di lavoro subordinato, con semplificazione degli ordinari adempimenti previsti in materia, sempre nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs n. 81/2008.
Per le aziende non sarà quindi necessario l’accordo scritto con il dipendente.
Vige ancora l’obbligo di comunicazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali dei lavoratori interessati dalla nuova modalità di lavoro.
Si presume inoltre, data la situazione di emergenza, che il lavoro agile potrà essere reso totalmente al di fuori della sede aziendale, anche tramite l’ausilio di strumenti di proprietà del dipendente.
Si ricorda che resta viva la possibilità di adibire i lavoratori ad una turnazione in smart working prevedendo l’alternanza delle figure necessarie in azienda e quindi disponendo il lavoro agile per alcuni giorni alla settimana a rotazione.
Alcune regioni si sono espresse anche in materia di tirocinio/stage confermando la possibilità di istituire una sorta di smart working anche per i tirocinanti, ove possibile.
Stante il continuo diffondersi del COVID-19 e delle conseguenze ad esso connesse anche in ambito lavorativo, si ritiene consigliabile che le aziende provvedano ad una verifica della adeguatezza del proprio DVR (Documento di valutazione dei rischi).
Pubblichiamo altresì il protocollo condiviso fra imprese e sindacati, in accordo con il governo, recante misure di sicurezza e contrasto del Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Di seguito è possibile sfogliare il Protocollo condiviso